100° Anniversario dell’Apparizione della Madonna a Suor Elisabetta Redaelli

Arcore (Monza) celebra il centenario dell’apparizione della Madonna a Suor Elisabetta Redaelli
22 Febbraio 2024
I giovedì
15 Marzo 2024

Cernusco sul Naviglio Basilica S. Maria Assunta


La pioggia abbondante, che è venuta finalmente a bonificare il territorio, non ha impedito, la sera del 22 febbraio, una numerosa partecipazione di fedeli alla celebrazione del 100° anniversario dell’Apparizione della Madonna a suor Elisabetta Redaelli.

La parrocchia principale di S. Maria Assunta di Cernusco sul Naviglio era davvero gremita: fedeli, autorità, numerosi sacerdoti, bambini della prima comunione e tante suore Marcelline

Un caloroso applauso ha accolto l’Arcivescovo Mons. Delpini che, con la sua abituale cordialità, ha mostrato di gradire il saluto.

Sua Ecc. Mons. Delpini accompagnato da Mons. Luciano Capra, prevosto di Cernusco e responsabile della Comunità pastorale Famiglia di Nazareth.

Tra i concelebranti il parroco di Arcore, don Giandomenico Colombo, il Vicario Episcopale di zona, Mons. Antonio Novazzi e don Ettore Bassani, cappellano delle Suore Marcelline a Cernusco.

Dopo il breve saluto di Mons. Luciano Capra, ha avuto inizio la solenne concelebrazione eucaristica, animata dal coro parrocchiale e da numerosi chierichetti

La prestigiosa corale parrocchiale

All’omelia, Mons Delpini ha attualizzato il messaggio della Vergine alla veggente: “Prega, confida e spera”. “Devi dire questo: Gesù piange perché non è abbastanza amato, cercato e desiderato, anche dalle persone consacrate.”

  1. Non sottovalutatevi.

Sembra che una tentazione insidiosa sia diffusa tra la gente del nostro tempo. La tentazione di sottovalutarsi. Non sono capace. Non sono all’altezza. Sento il desiderio di qualche cosa di grande, di bello, di santo, ma non credo di riuscirci.

Sento che sarebbe bello vivere un amore che riempia la vita, costruire una famiglia, consacrarmi per sempre a una missione. Ma non sono capace, sono troppo

incostante, troppo esposto agli alti e bassi dell’umore o delle situazioni.

Mi attira la proposta di impegnarmi per un servizio che si prenda carico di un bisogno, mi affascina l’idea di farmi avanti per dire: “puoi, potete contare su di me”. Ma non lo faccio perché credo di non riuscire ad essere fedele all’impegno.

Sento che sarebbe ora di smetterla con quelle abitudini cattive di cui mi vergogno, ogni volta faccio propositi convinti di evitare di trattare male gli altri, di vivere la sessualità, di esagerare nel bere, di sperperare il tempo, ma poi vedo che ricado sempre negli stessi peccati.

Il messaggio del Divin Pianto invita a superare la tentazione, come se il Signore ti dicesse: “Non sottovalutarti: tu sei capace di amare, tu sei chiamato a un amore più grande. Abbi stima di te stesso. Il tuo destino non è la mediocrità, ma la santità. Non sottovalutarti: la grazia dello Spirito che ti ho dato è più forte delle tue debolezze. Non rinunciare alla grande speranza, non rinunciare al grande amore!”.

2. Non confonderti

Sembra che una grande confusione sia diffusa nel nostro tempo. La confusione riguarda il pensiero e l’immaginazione a proposito di Dio. C’è gente che chiama volontà di Dio qualsiasi cosa capiti. Gente si immagina un Dio lontano, un Dio misterioso, un Dio che non si son perché non ascolti la preghiera di chi gli chiede un

aiuto. La confusione su Dio induce molti a pensare che Dio sia inutile, che si possa fare

a meno di Dio. C’è una confusione che induce a rassegnarsi alla disperazione: a

convincersi che l’unica conoscenza certa sia quella della scienza e la scienza insegna che non siamo in realtà un organismo fatto di chimica, di fisica, di componenti che vivono e che sono destinati a scomporsi, a decomporsi. Siamo vivi e poi saremo morti: ecco tutto!

Il messaggio del Divin Pianto invita a vincere la confusione accogliendo la parola di Gesù: solo da lui possiamo imparare la verità di Dio, solo ascoltando la sua parola possiamo diventare parte della sua famiglia, la famiglia di quelli che fanno la volontà di Dio. Impariamo che cosa significhi “volontà di Dio” solo se ascoltiamo la parola di Gesù. Chi fa la volontà di Dio, costui è per me fratello, sorella e madre. Gesù solo può rivelarci quale sia la volontà di Dio e vincere la confusione, il sospetto, l’indifferenza. Gesù infatti rivela che Dio è amore e che vuole solo questo: che noi siamo felici e indica nella vita di Gesù la via verso la felicità. Così parla la sapienza di Dio : “Beato l’uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte… infatti chi trova me trova la vita e ottiene il favore del Signore” (Prv 8,17ss).

3. Non scoraggiarti.

Sembra ragionevole la rassegnazione. Quando un legame si è spezzato, sembra

ragionevole rassegnarsi: ci volevamo bene, le cose sono andate male, adesso non c’è niente da fare. Quando la fiducia è stata tradita, sembra ragionevole rassegnarsi: credevo di poter contare su di te, ma mi hai deluso, adesso non mi fido più. Quando uno ha sbagliato, sembra ragionevole squalificarlo ed emarginarlo: sembravi una brava persona, una persona capace, ma hai fatto fallimento, ma sei stato in carcere, adesso non ti prendo più in considerazione.

Il messaggio del Divin Pianto è la rivelazione che il desiderio di Dio è il cammino di riconciliazione, è l’annuncio della novità che Gesù realizza: se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco ne sono nate di nuove. … Vi supplichiamo in nome di Cristo : lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo

diventare giustizia di Dio (cfr. 2Cor 5,17ss). Per grazia di Dio i peccatori possono essere perdonati, quello che si è spezzato può essere riparato, a ogni persona è data la grazia di ricominciare, sempre.

Il misterioso messaggio del Divin Pianto può quindi visitare ancora la comunità e ogni persona e donare gioia, consolazione, speranza: non sottovalutarti, sei chiamato a diventare santo; non lasciarti confondere, puoi imparare da Gesù la verità di Dio ; non scoraggiarti, se sei in Cristo sei nuova creatura, puoi ricominciare!


Prima della benedizione finale, l’Arcivescovo si è recato all’altare della Madonna, alla statua della Vergine del Divin Pianto e ha recitato la preghiera dell’affidamento a lei della comunità di Cernusco e di tutti i presenti.

Suor Cristina Lombardi, Madre generale delle Suore Marcelline, ha indirizzato a sua Ecc. Mons. Delpini il vivo ringraziamento suo e di tutta la Congregazione per la sua presenza in occasione di questo importante anniversario della Visita della Madonna alla Comunità di Cernusco. L’eroico silenzio di suor Elisabetta, in obbedienza alla Chiesa, è ora largamente ricompensato da questa solenne celebrazione e dalla devozione alla Madonna del Divin Pianto di molti fedeli in Italia, in Brasile, in Canada e in Messico. Come aveva predetto l’allora Cardinal Ildefonso Schuster: “La Madonna saprà farsi strada …”

Eccellenza,

grazie per la sua presenza di pastore in mezzo a noi in questo giorno così importante per noi suore Marcelline, per la comunità di Cernusco e per tutti coloro che amano pregare Maria sotto il titolo di Vergine del Divin pianto e vogliono con il suo aiuto cercare, desiderare e amare sempre più Gesù.

Siamo qui a ringraziare e a pregare. A ringraziare, perché abbiamo ricevuto un dono inatteso, una visita di Maria e del piccolo Gesù nella nostra prima Casa che Mons.

Biraghi ha voluto proprio qui a Cernusco, a pregare perché, per l’intercessione di sr Elisabetta, che ha sperimentato in se la potenza della grazia che trasforma, possiamo tutti, ma noi consacrate in particolare, camminare sulla via della preghiera della fiducia e della speranza, per fare davvero spazio a Gesù nelle nostre vite, nei nostri affetti e nelle nostre decisioni.

Solo Gesù può renderci sempre più capaci di prenderci cura di lui presente nei piccoli, nei poveri e in chi soffre e di accompagnare molti e molte verso di Lui.

Assicuriamo a lei e a tutti i sacerdoti e le altre persone presenti la nostra preghiera per la vostra missione e siamo contente e grate di camminare con voi sulle vie di Dio.

Suor Anna Deliso, responsabile della Comunità delle Marcelline di Cernusco ha, quindi, letto ai presenti il racconto dell’Apparizione della Madonna a Suor Elisabetta Redaelli e la sua immediata guarigione.

I festeggiamenti si sono conclusi con la solenne benedizione dell’Arcivescovo.

A conclusione, i saluti alle autorità civili: il sindaco di Arcore Maurizio Bono e l’assessore di Cernusco Alessandro Galbiati.

e la foto ricordo con le Suore

La preghiera dell’Arcivescovo nella cappella dell’apparizione, nella Casa Madre delle Suore Marcelline