Parte A

Sintesi del lavoro 

dei tre gruppi

A1 Abbiamo ancora, personalmente, la passione educativa tipica delle Marcelline?
Educare la gioventù, in modo particolare la donna è un ideale ancora presente e vivo nelle comunità?
Costituisce un momento privilegiato della formazione delle nostre giovani?
A2 Siamo ancora capaci di capire e accogliere i giovani delle ultime generazioni?
A3 La coeducazione è stata un'esigenza imposta solo dati tempi?
Siamo convinte della sua efficacia?
Ci siamo preparate e continuiamo a prepararci in questo campo?
Si profila la necessità improrogabile che tutte le suore Marcelline debbano avere una preparazione psico-pedagogica (il buon senso non basta più). Non sarebbe necessaria una formazione sistematica che inizi nel noviziato e continui nello juniorato?

Alla prima domanda tutti i gruppi hanno risposto sottolineando come la passione educativa sia ancora patrimonio di ciascuna e delle comunità.
Questa passione talvolta stenta a trovare espressione concreta nell'agire quotidiano per molti motivi.
Anzitutto c'è il problema dell'età, la cui media si alza e che certo non aiuta nell'esercizio concreto dell'atto educativo. Accanto a questo c'è anche il fatto del poco coinvolgimento nella vita della scuola: molte suore ne sono ormai totalmente fuori e così difficilmente possono esprimere, in modo adatto ai loro anni e alle loro competenze, la suddetta passione. 
Il desiderio di educare deve poi fare i conti con la cultura contemporanea che presenta molteplici sfide, alcune delle quali spaventano e rendono difficile la comunicazione con le nuove generazioni. Questo è il centro del problema educativo Ad esso non pensiamo si possa rispondere con sforzi singoli, ma l'individuazione di vie di reale comunicazione con le giovani generazioni è la costruzione del progetto comunitario che permette di superare individualismi del passato.

Tra le sfide dobbiamo certamente prendere in considerazione quella della donna. 
Di fronte a questo problema è stato rilevato che abbiamo poca conoscenza sia del significato che aveva per il nostro fondatore pensare all'educazione femminile nel suo contesto storico, sia per il significato che assume oggi il parlare di questo tema. Significa, infatti, affacciarsi su una figura che vive da molti decenni una crisi che è lungi dall'essere risolta.

Nonostante le diverse difficoltà si sottolinea l'importanza dell'apostolato con i giovani, nella scuola ritenuta momento molto significativo nella vita di un giovane, ma anche accogliendo altre forme che permettano di mantenere il nostro specifico. 
Questo in riferimento sia ad opere diverse dalla scuola sia in riferimento a ruoli diversi nella scuola che escano dal polarismo insegnante, sempre di più in ruoli dirigenziali, o "assitente". Fondamentale resta per noi l'educare che trova in Gesù il suo modello. Educare, cioè capire che tipo d'uomo c'è dietro, trovare il bello della persona.
La vastità del problema e l'ampiezza del significato dell'educare oggi suggeriscono l'importanza di una rinnovazione.
A questo proposito si è presentata la necessità di dedicare uno studio più approfondito al tema.

Sulla coeducazione è stata unanime l'affermazione che ci si è ritrovate per necessità ad attuare questa scelta e che non c'è stata e non c'è preparazione specifica. Circa la sua utilità tutte ne siamo d'accordo, anche se nel mondo anglosassone incominciano a presentarsi alcune perplessità sulla sua reale efficacia pedagogica. Nota ovvia è che alla presenza di bambini e ragazzi nelle nostre scuole deve rispondere un'adeguata presenza di professori maschi.

Per quanto riguarda la preparazione offerta dal nostro iter formativo si segnala l'esigenza di mettere maggiormente a fuoco l'aspetto apostolico, rispettando la specificità dei diversi tempi di formazione. 
L'espresso riferimento all'équipe formatrici segnala la consapevolezza della vastità del problema, ma anche l'importanza data ad avviare vie che migliorino questo aspetto.

Si è segnalato anche l'importanza dello studio del carisma che ci potrà permettere di approfondire la nostra dimensione apostolica.

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