Incontro Superiore e Suore

Milano - Casa Generalizia 

10-11-12 ottobre 2003


10 Ottobre

Breve excursus sull'evoluzione della causa di beatificazione di mons. Luigi Biraghi: Conferenza di mons. Franco Buzzi sui "Vota": clicca qui per leggere il testo integrale

11-12 Ottobre

Ripensando alla Velatio di S. Marcellina, avvenuta nel Natale del 353 dobbiamo lasciarci animare 

da sentimenti positivi come:
- la lode
- il ringraziamento
- il pentimento
una volontà di rimotivazione della nostra vita religiosa. 

Se possiamo vivere nell'intimità del nostro cuore i primi tre sentimenti, dobbiamo, invece, riflettere insieme e confrontarci responsabilmente per quanto riguarda la rimotivazione della nostra chiamata.

 

Rileggere la vita religiosa.

Con tutte le energie spese per il rinnovamento della vita religiosa, il clima che si respira tra noi non è certo dei migliori; spesso si respira un'aria di stanchezza e di rassegnazione, o per dirla in termini più oggettivi, viviamo una fase di grande povertà. 

Questa povertà nasce da un rinnovamento incompiuto. In questi anni postconciliari sono maturate delle acquisizioni molto promettenti, ma che non sono state assimilate . Ancora si sono fatte tante affermazioni, si sono formulati progetti e programmazioni che però non sono riusciti a diventare vita vissuta soprattutto a livello comunitario.

Il rinnovamento come risposta ad una crisi: 

1. crisi derivante dal cambiamento del quadro culturale 

Enzo Bianchi dice che nel tormentato periodo post-conciiare la vita consacrata è stata interpellata sulla domanda fondamentale del suo stesso esistere. Bisogna tornare al cuore della vita consacrata attraverso:

- un'istanza di semplificazione, passando dalle spiritualità (gruppi, movimenti, suggestioni varie...) alla spiritualità che ha caratterizzato la vita consacrata in se stessa.

- un'istanza di chiarificazione dei rapporti con le altre componenti della Chiesa, in particolare con il laicato.

Dobbiamo riesprimere nella nostra vita la priorità dell'istanza teologica e cristologia rispetto a quella ecclesiologica. Spesso la preoccupazione è stata "Che cosa fare all'interno della Chiesa?" Oggi la vita consacrata per comprendersi nella sua totalità ha molto più bisogno di riscoprire il suo riferimento a Cristo. La domanda "che cosa devo fare" è sempre secondaria rispetto all'altra sul "chi devo essere". 

2. crisi delle vocazioni e dell'invecchiamento

3. le tensioni che il nostro tempo trasferisce nella vita consacrata:

Tensione tra contemplazione e azione, tra discernimento e obbedienza, tra globale e locale, tra scelta dei poveri e formazione delle "élites".

 

Prospettive

E' un dato di fatto che la vita consacrata, dopo gli sbandamenti e le incertezze che hanno segnato il periodo post-conciliare, è approdata ad una situazione più tranquilla e temperata. 

Spesso ci si pone la domanda: come sarà la vita consacrata nel futuro? Non siamo certamente nelle condizioni di poter dare una risposta certa.

Una cosa è sicura: il passato con le sue sicurezze non c'è più ed il futuro non riusciamo ad immaginarcelo. C'è il presente, ma l'oggi richiede atteggiamenti di pazienza e di semina; pazienza non è semplicemente attendere che Dio faccia qualcosa, ma tempo in cui è necessario investire energie perché il nuovo fiorisca nel presente, almeno nelle sue premesse. 

Allora più che immaginare il futuro è importante individuare nell'oggi alcune di queste premesse: 

- Libertà rispetto al passato poiché il ritorno al passato è un cammino impraticabile ed è sintomo in gran parte di nostalgia e di delusione del momento presente. 

- Imparare a vivere la complessità: come si poniamo di fronte alla storia? Non c'è lettura cristiana della storia quando manca la fiducia.

- Vivere nella comunione dei carismi. Oggi si è passati dallo stato di perfezione (VC) alla perfezione degli stati; ogni vocazione concorre alla costruzione della comunità ecclesiale con la stessa dignità. 

- Diventare nel mondo parabola evangelica che ricordi ad ogni cristiano che deve orientare la sua vita verso Dio e che c'è una comune chiamata alla santità attraverso la perfezione dell'amore.